Il giorno delle nozze è fatto di tanti momenti magici: l’arrivo della sposa, lo scambio delle fedi, il lancio del bouquet e il taglio della torta. Ed è in questo istante che noi pasticceri siamo chiamati ad esprimere tutta la nostra arte ed esperienza creando un dolce che sia delizioso, suggestivo e unico come il matrimonio che dovrà rappresentare.
La storia che vi raccontiamo ha avuto inizio nella primavera del 2017, quando Giulia e Alessio sono entrati una mattina nella Pasticceria Tagliafico. Conoscevamo già questa simpatica coppia di ragazzi perché da tempo venivano nel nostro negozio in cerca di un comfort-food per affrontare la giornata, come i nostri croissant alla crema. Ma questa volta venivano per chiederci un dolce molto più impegnativo: una torta per il loro matrimonio.
Una volta la scelta della torta nuziale era condizionata da regole rigidissime: glassa onnipresente, decorazioni cremose e colori chiari. Ogni trasgressione sarebbe stata punita con risatine, commenti sarcastici o addirittura con lo scandalo. Per fortuna i tempi sono cambiati. Superati i pregiudizi e le convenzioni perché un dolce venga apprezzato basta che sia preparato a regola d’arte e che rispecchi sinceramente il carattere degli sposi che l’hanno scelto. Il pranzo di nozze si potrà così concludere anche con una torta paradiso, se il desiderio è quello della semplicità, o con una crostata alla frutta. se si cerca un richiamo alla natura. In un’occasione la nostra pasticceria ha preparato anche una torta che rispondeva alle esigenze di una coppia... dark. La cornice della cerimonia non sarebbe stata tradizionale e il dolce al cioccolato che abbiamo realizzato si intonava perfettamente a quella atmosfera. Come abbiamo detto, i tempi cambiano.
Quando sono arrivati da noi Giulia e Alessio erano già sicuri del dolce che desideravano: una charlotte, uno dei classici della pasticceria francese a cui Giulia e la sua famiglia sono particolarmente legate. Una scelta su cui siamo stati perfettamente d’accordo per l’eleganza di questo dolce formato da una corona di savoiardi e da un doppio strato di bavarese, una crema delicata composta da crema di latte, panna liquida, tuorli, zucchero e vaniglia.
Le varianti che si possono offrire partendo da questa base sono numerose: al pistacchio e nocciole, alle fragole o con sfoglie di pere. Ma anche in questo caso i nostri amici sapevano cosa scegliere per rendere questo dolce originale e allo stesso tempo delizioso: delicati riccioli di cioccolato bianco.
Una volta decise le caratteristiche della torta e il numero di porzioni che dovevano essere servite è arrivato il momento di sceglierne la forma e le dimensioni. Anche questo è un argomento delicato, perché a volte le coppie arrivano da noi con scelte che non gli appartengono. C’è chi si sente obbligato a scegliere le classiche torte multistrato a piramide, all’americana o a cappelliera per il solo motivo che sono quelle della tradizione. Altre coppie vorrebbero questa scelta ma ne hanno paura, perché magari hanno visto su Youtube il video di una splendida torta multistrato che veniva rovesciata durante il trasporto al banchetto.
Su questo punto dobbiamo dire che il lavoro di un buon pasticciere non si conclude nel momento in cui appoggia in cima al dolce le statuine degli sposi, il cake topper. La “missione” del pasticciere in realtà termina solo nell’istante in cui ogni ospite ha ricevuto e gradito la sua fetta di torta. Questo non significa solo creare un buon dolce, ma trasportarlo fino alla location del matrimonio senza che il gusto e l’aspetto estetico subiscano la minima alterazione. Un compito che qualcuno può paragonare al trasporto di una scultura di cristallo e ci piacerebbe che fosse così, perché il cristallo può essere lasciato al Sole, esposto al gelo o avvolto nella bambagia senza che si deteriori.
Ma l’esperienza e i mezzi di cui dispone la nostra pasticceria ci hanno sempre permesso di venire incontro ad ogni desiderio dei clienti, rassicurandoli quando avevano dei dubbi o consigliandoli quando erano indecisi.
Per Giulia e Alessio l’intenzione era di offrire ai propri ospiti una torta a più piani, ma non nella classica forma piramidale. L’evento si sarebbe tenuto a Villa Chiossone, uno dei luoghi preferiti dagli sposi genovesi per la sua atmosfera romantica. Ma il dettaglio più importante era che il pranzo non si sarebbe svolto al chiuso ma sulla terrazza, affacciata sul mare e aperta al cielo. Questo ci ha fatto pensare a una composizione che si innalzasse agilmente verso l’alto e dove ogni strato fosse libero di respirare.
E’ stato un lavoro in cui fantasia e ingegneria si sono mescolate e a cui tutti hanno contribuito. Ma il risultato finale, tante charlotte distribuite su una alzata a spirale che sembra abbracciare gli sposi, è stato degno di quella giornata meravigliosa.
E con le parole che ha scritto Giulia per ringraziarci che vogliamo concludere questa storia:
“Io ho fatto il tris!! Grazie di cuore, aspettiamo l'anniversario per averne un'altra per festeggiare!”.