Esistono professionisti capaci di affrontare il proprio lavoro in modo freddo e distaccato. Ma noi Tagliafico preferiamo prendere a cuore i compiti che ci vengono affidati, come il dolce per il compleanno di un bambino o la torta per il matrimonio di due giovani. E le nostre attenzioni assumono una sfumatura speciale quando chi si sposerà è una persona che alcuni definirebbero un nostro dipendente ma che noi invece consideriamo un collaboratore fidato e un caro amico.
Andrea è uno dei nostri barman. Non siamo certi di quanti caffè e cappuccini riesca a servire nel corso di una delle frenetiche mattinate in cui la gente si accalca in negozio per fare colazione, ma sappiamo che porge ogni tazzina con quella gentilezza che aiuta i clienti ad iniziare la giornata con buon umore.
Da tempo ci eravamo accorti che stava per compiere con la sua fidanzata Giulia il grande passo che avrebbe rivoluzionato la loro vita. E quando in uno dei suoi giorni liberi si sono presentati da noi è bastato uno sguardo per capire che erano finalmente venuti ad annunciarci il loro matrimonio. In momenti come questi la nostra pasticceria mostra il suo vero volto: quello di una squadra affiatata dove i rapporti di lavoro sono cementati da una solida fratellanza. Così la notizia è stata accompagnata da brindisi, abbracci e complimenti, seguiti poi dal silenzio imposto dal peso della domanda che tutti avevamo in mente ma che nessuno voleva pronunciare per primo.
“Non crederete che siamo qui per chiedervi di confezionare il bouquet!” Ha commentato Giulia assumendosi il compito di uscire da questo stallo. Del resto le regole del galateo matrimoniale sono chiare e stabiliscono che spetta alla futura sposa la scelta del dolce, anche se in questo caso il futuro sposo ha potuto fornire un contributo che andava ben oltre una semplice opinione. Ci siamo così messi discretamente in disparte mentre Andrea le mostrava l’assortimento dei nostri dolci. Ciascuno dei quali, come lui stesso ha voluto subito sottolineare, meritava di coronare il loro pranzo di nozze.
Sono infatti finiti i tempi in cui l’unica torta che poteva essere definita nuziale era la classica torta da cerimonia glassata. Oggi le coppie sono libere di scegliere il dolce che rispecchia meglio i loro gusti e il loro carattere, dalla forte sensualità del cioccolato di una Sacher alla freschezza zuccherina di una crostata di frutta. E anche quando la torta preferita non sembra all’altezza di un momento così magico un bravo pasticciere sa come risolvere questo problema aggiungendo qualche tocco speciale.
Andrea e Giulia avevano deciso per una charlotte alla vaniglia e fragola. Ma se erano convinti delle sensazioni che gli invitati avrebbero provato assaporandone le fragole, la mousse e la bavarese restavano delle incertezze sulla sua estetica, che a qualcuno degli invitati sarebbe potuto sembrare troppo povera per un matrimonio. D’altra parte chi conosce la charlotte sa che la sua eleganza rischia di essere snaturata da un eccesso di decorazioni.
Per trovare il giusto equilibrio abbiamo quindi pensato di limitare le decorazioni a un cerchio di delicati riccioli di cioccolato bianco e di arricchire l’estetica sfruttando a nostro vantaggio il numero di porzioni che avremmo dovuto preparare: ben centocinquanta.
“Per noi non è un problema fare un’unica grande torta per tutti gli invitati.” Abbiamo spiegato. “Ma invece di impressionarli con le semplici dimensioni perché non frazioniamo il dolce? In questo modo guadagneremmo sia lo spazio che gli elementi per una composizione di fantasia.”
La proposta è stata accettata e invece di una torta ingombrante che occupasse tutto un tavolo abbiamo preparato una charlotte da sessanta porzioni contornata da nove torte più piccole da dieci porzioni ciascuna. Il risultato è stato quello di creare un “effetto corolla” che lasciava lo spazio per alternare in modo armonioso le torte con delle decorazioni realizzate con fiori e fiocchi di seta.
E alla fine la charlotte di Giulia e Andrea ha convinto tutti: dai più accesi tradizionalisti dei dolci nuziali ai golosi puri e semplici.