Il 18 ottobre è la giornata nazionale dei marroni e delle castagne, che la Pasticceria Tagliafico festeggia con alcuni dei suoi famosi dolci: i marron glacé, un classico della confetteria a cui non puoi rinunciare, le castagne di cioccolato e pasta di mandorle, se hai voglia di uno snack sfizioso, le mousse al marron glacé e il sole montebianco, miniporzioni che puoi scegliere se preferisci un dessert rapido e delizioso, e la torta montebianco, se vuoi celebrare questa occasione portando in tavola un dolce elegante e cremoso.
Vieni a scoprire queste delizie e continua a leggere questa pagina per conoscere tante curiosità su uno dei più buoni frutti autunnali:
- Che differenza c’è fra castagne e marroni
- Non mangiare le castagne d’India
- Come sbucciare le castagne
- Le castagne e la superstizione
- La ricetta del castagnasso ligure della Pasticceria Tagliafico
Che differenza c’è fra castagne e marroni
Quante volte ti sarà capitato di confondere marroni e castagne, soprattutto quando sei andato a cercarle ad ottobre nei boschi per la classica castagnata fra amici? Ecco alcune semplici indicazioni per distinguere questi due frutti.
- Le dimensioni: i marroni sono tre volte più grandi delle castagne ed infatti il loro riccio contiene un solo frutto, contro i due o tre dei ricci delle seconde.
- La forma: i marroni hanno una caratteristica forma a cuore con base triangolare, contro quella bombata da un lato e schiacciata su quello opposto delle castagne.
- La buccia: marrone-rossiccia con striature nere per i marroni, marrone scura e uniforme per le castagne.
Non mangiare le castagne d’India
Stai però attento alle castagne d’India, i frutti dell’ippocastano che si trovano spesso in città. Questa specie infatti non è commestibile e può provocare gravi disturbi gastrointestinali se viene mangiata. Proprio per questa ragione le castagne d'India vengono soprannominate castagne matte.
Per distinguerle dalle castagne commestibili ricordati che il loro riccio è di un colore verde acceso con poche spine molto aguzze, al contrario del riccio di marroni e castagne che presenta spine più fitte e lunghe.
Come sbucciare le castagne
Un altro problema delle castagne è quello di riuscire a sbucciarle rapidamente e soprattutto senza lasciare tracce di pellicina. Qui ti suggeriamo due metodi.
- Incidile con un coltello sul lato bombato e mettile in forno già scaldato a 180 gradi per due o tre minuti. Trascorso questo tempo vedrai che il guscio si gonfia staccandosi dal frutto. Toglile dal forno e vedrai che buccia e pellicina si tolgono facilmente.
- Taglia la buccia con un coltello e metti le castagne in una pentola con molta acqua. Fai bollire per un minuto, spegni e togli le castagne dall’acqua una per volta. La pellicina verrà via completamente.
Le castagne e la superstizione
Il medico rinascimentale Castore Durante riteneva che le castagne pestate assieme a mele e sale fossero una cura dai morsi dei cani rabbiosi e che fossero anche un buon afrodisiaco.
Una fetta di castagnaccio offerta al fidanzato o alla fidanzata assicurava un matrimonio lungo e felice.
Tenere nella tasca sinistra dei pantaloni o della giacca alcune castagne proteggeva dalle malattie reumatiche.
La ricetta del castagnasso ligure della Pasticceria Tagliafico
Il castagnaccio è uno dei dolci più facili che puoi cucinare. Per l’impasto e la decorazione ti servono solo pochi semplici ingredienti. Il tempo per la preparazione, contando anche quello necessario alla cottura in forno, non supera un’ora. E poco importa se la superficie della torta si presenta screpolata e con qualche fessura. Il suo aspetto rustico e sobrio è proprio una delle caratteristiche che ce lo fa più amare.
Il castagnaccio non vincerà mai il primo premio per il dolce più elegante, ma può vincere quello per il dolce più versatile. È uno degli street food più antichi. I venditori ambulanti di castagnaccio sono ormai scomparsi, ma non possiamo cancellare il ricordo di come riempivano le nostre strade con i loro richiami e con il profumo delle loro teglie. È un piatto che puoi servire a colazione, a merenda o come dessert di fine pasto. Ed è una tentazione irresistibile sia per i bambini che per gli adulti.
Difficile immaginare che un tempo il castagnaccio fosse l’unico cibo disponibile per molte famiglie dopo una giornata di lavoro. La sua storia è quella di uno di quei piatti poveri che hanno unito l’Italia molto prima che lo facessero la politica e le spedizioni militari. Difficile contare tutti i nomi con cui è conosciuto e chiamato: baldino, castagnun, ghirighio, ghiriglio, migliaccio, patona e patuna.
Qui ti diamo la ricetta della versione nata in Liguria, quella del castagnasso ligure.
Ingredienti e dosi di un castagnasso per 8 persone
Per l’impasto
500 grammi di farina di castagne
Un litro di acqua
2 cucchiai di olio
Un pizzico di sale
80 grammi di pinoli
150 grammi di uvetta
Un cucchiaio di semi di finocchio
Preparazione
Metti a bagno l’uvetta per 15 minuti in acqua tiepida. Poi falla scolare, lavala per togliere eventuali impurità, asciugala con un panno o della carta da cucina e infarinala leggermente con una piccola parte della farina di castagne.
Setaccia il resto della farina di castagne in una ciotola.
Unisci alla farina il sale, l’acqua e l’olio, mescolando con una frusta fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Aggiungi all’impasto metà dei pinoli e dell’uvetta e mescola ancora.
Versa l’impasto in una tortiera del diametro di 26 cm precedentemente unta d’olio.
Stendi sulla superficie il resto dei pinoli, l’uvetta e i semi di finocchio.
Cuoci in forno preriscaldato a 200° per 30 minuti.
Puoi servirlo sia freddo che appena tiepido.
Consigli
Se non devi servire il dolce ai bambini puoi dare più sapore all’impasto lasciando le uvette in ammollo nel rum invece che nell’acqua.
Puoi decorare il dolce con panna o ricotta fresca.
Ti consigliamo di accompagnare il castagnaccio con un vino liquoroso come Vin Santo, il Malvasia o il Marsala o anche con un bicchiere di Lambrusco amabile.