Cannella

La cannella deriva il suo nome da due termini arabi: kin che vuol dire “pianta della Cina” e anamon che significa “profumato”. Le origini di questa spezia sono infatti cinesi e le prime tracce del suo impiego si riscontrano già nella cultura egizia e in quella ebraica, anche se entrambi i popoli la usavano per scopi piuttosto diversi da quelli culinari. Gli egizi infatti la utilizzavano per l’imbalsamazione delle mummie mentre gli ebrei la bruciavano assieme ad altri aromi per la consacrazione del Tabernacolo.

Oggi esistono due principali qualità di cannella, la Cinnamonum zeylanicum e la Cinnamonum cassia ricavate da due generi di piante tropicali appartenenti alla famiglia delle Lauracee.

La Cinnamonum zeylanicum è originaria dell’isola di Ceylon, l’attuale Sri Lanka, ed è arrivata in Europa solo nel XVI secolo. Rappresenta la qualità più pregiata a cui viene attribuito infatti il titolo di cannella regina ed è riconoscibile per il colore nocciola chiaro e il profumo delicato ma penetrante.

La Cinnamonum cassia discende invece dalle originarie piante cinesi. Il suo prodotto si distingue per l’aspetto marroncino, l’aroma meno raffinato e più amaro e il profumo più volatile.

La spezia si ottiene dalla corteccia dei rami più giovani delle piante. Una volta decorticata viene arrotolata, fatta fermentare per 24 ore ed essicata all’ombra.

Le proprietà della cannella

E’ considerata una vera e propria pianta medicinale per l’alto contenuto di olio essenziale che le conferisce proprietà stimolanti e digestive.

Nel Medioevo le venivano attribuite anche proprietà afrodisiache. Per chi volesse provare un’alternativa più sana al Viagra il suggerimento è di prepararsi ai preliminari bevendo un bicchiere di latte caldo con una punta di cucchiaino di cannella.

Impiego

La cannella è disponibile sia in stecche che in polvere. In quest’ultima forma è più facile da usare ma perde più rapidamente la sua fragranza.

In pasticceria è l’ingrediente principale di torte da forno come la Linzer Torte austriaca, biscotti e frollini, praline, creme, budini e gelati. Un classico della gelateria è l’aggiunta di panna con una spolverata di cannella.

Viene utilizzata in alternativa o assieme ai chiodi di garofano per aromatizzare la frutta cotta, nel rapporto di un bastoncino per un chilo di frutta, e nel vin brulè.

Il suo impiego nella cucina salata è poco diffuso ma da risultati molto apprezzabili. Il consiglio è di provare almeno una volta ad aggiungerne una stecca alla besciamella, al purè di patate, al riso in bianco, al ragù di carne, alla selvaggina o negli impasti di polpette e polpettoni.